Il procuratore capo della Corte penale internazionale (CPI), Karim Khan, giovedì ha esortato la comunità internazionale a perseguire i crimini di guerra in Ucraina all’inizio di una conferenza nella città olandese dell’Aia.
Khan ha affermato che “la legalità non deve giocare un ruolo secondario” nella gestione del conflitto. “Non dovrebbe essere un semplice spettatore”, ha insistito.
Il Ministro degli Esteri Wopke Hoekstra ha sottolineato la necessità di sviluppare una strategia comune nell’ambito della conferenza internazionale, che mira a promuovere la responsabilità per tali crimini in vista della fine della guerra.
Ha sottolineato che “è necessario agire al primo segno di stupro, omicidio e tortura” e ha annunciato che il governo stanzierà un milione di euro per la Corte penale internazionale per rafforzare il suo ruolo.
Nel frattempo, il Commissario europeo per la Giustizia, Didier Reynders, ha ritenuto che giudicare questi crimini sia un “compito titanico”, che richiede un “sistema giudiziario forte” da parte dell’Ucraina.
Più di trenta ministri e procuratori sono giunti all’Aia per partecipare alla conferenza, che mira a proporre diverse strategie e “tabelle di marcia” per perseguire i crimini di guerra commessi sul territorio ucraino dopo l’invasione della Russia.
Dopo i primi indizi di violazioni del diritto internazionale nel contesto della guerra, la Corte penale internazionale ha aperto una serie di indagini e ha inviato un team di investigatori nel Paese per raccogliere prove.
Al momento, la magistratura ucraina sta indagando su oltre 15.000 possibili casi di crimini di guerra.